Meta ha depositato 5 domande presso l’Ufficio marchi e brevetti degli Stati Uniti (USPTO) per il nome “Meta Pay”, che implica pagamenti in criptovalute. Con l’abbandono del progetto Diem, ex Libra, questo annuncio ha un sapore di déjà vu.
Meta richiede il marchio del nome “Meta Pay “
Il 13 marzo, Meta ha inviato cinque richieste all’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti (USPTO) per acquisire il nome “Meta Pay”:
Meta Platforms Inc (cioè Facebook) ha depositato 5 nuove domande di marchio per:
“META PAY”
I documenti indicano che @Meta prevede di lanciare una piattaforma di pagamento chiamata “META PAY” per consentire agli utenti di scambiare denaro normale e criptovalute. Meta $FBMetaverse pic.twitter.com/W2ObxgAWfl
– Josh Gerben (@JoshGerben) 18 maggio 2022
Analizzando i dettagli forniti, è possibile fare un confronto tra questo futuro servizio e il commercio di token non fungibili (NTF) sul metaverso Meta che verrà. Infatti, si trova, ad esempio, la seguente menzione esplicita:
” Servizio dell’Unione Europea
“Servizio di social network online per investitori che consente transazioni finanziarie e scambio […] di criptovalute. “
Questa mossa è quindi una continuazione di quella fatta lo scorso dicembre, quando la società ha acquistato il nome di dominio “metapay.com”, da una banca del South Dakota, per 60 milioni di dollari.
E’ come un déjà vu
L’esperimento di Meta nei pagamenti in criptovaluta ricorda il fallimento di Libra, ribattezzata Diem e infine venduta a Silvergate. Sebbene questa volta non sia stata annunciata esplicitamente la creazione di una blockchain a tutti gli effetti, la registrazione del marchio “Meta Pay” con il numero di serie 97409239 ci fa capire che la visione dell’azienda non si limita a un semplice mondo virtuale.
Tre punti portano a questa conclusione:
- Fornitura di software per la gestione e la convalida delle transazioni in valuta digitale;
- Fornisce software per la creazione di una criptovaluta decentralizzata e open source da utilizzare nelle transazioni basate su blockchain;
- Fornitura di software per la creazione e la gestione di contratti intelligenti.
La domanda 97409235 si riferisce al “prestito di denaro”. Tutti questi elementi messi insieme suggeriscono piani dettagliati per l’universo blockchain, di cui il metaverso potrebbe essere solo una sfaccettatura. Secondo le informazioni fornite, sarà richiesta anche la verifica Know Your Custumer (KYC).
Va ricordato, tuttavia, che Meta ha ancora molta strada da fare, sia in termini di rapporti con le autorità di regolamentazione sia in termini di democratizzazione del pubblico in generale. L’azienda ha recentemente fatto notizia annunciando una commissione del 47,5% sulle vendite di NFT nel suo metaverso, il che non dovrebbe aiutare a convincere la comunità del Web 3.0.