La metrica Supply Last Active analizza la quantità di Bitcoin inattivi in un determinato periodo di tempo. Gli analisti deducono che maggiore è l’inattività, più BTC vengono scambiati, riducendo così la pressione di vendita e agendo come un vento di coda per l’azione rialzista dei prezzi.
L’analisi TCN dei dati di Glassnode ha mostrato che la percentuale di offerta detenuta per meno di sei mesi è scesa al livello più basso.
Bitcoin Supply Last Active scende a nuovi minimi
Con l’arrivo del 2023, le speranze che il Bitcoin inverta la tendenza negativa che ha caratterizzato l’anno precedente sono alte.
La coorte di possessori di Bitcoin che hanno detenuto per sei mesi o meno è attualmente di circa tre milioni di BTC, pari al 15% dell’offerta totale in circolazione – la percentuale più bassa di sempre.
Il precedente caso di Supply Last Active più basso si è verificato durante il fondo del mercato orso del 2015, nel quarto trimestre dell’anno, quando la percentuale ha toccato il 17%. Da quel momento, in due anni, il prezzo del Bitcoin è passato da 200 a 20.000 dollari.
L’analisi dei dati del passato ha mostrato che le monete più giovani fanno tipicamente volume durante due eventi chiave:
- Bull markets, quando gli investitori a lungo termine spendono e disinvestono nella forza del mercato.
- Eventi di sell-off di capitolazione in cui il panico diffuso riporta in circolazione monete di tutte le età.

Fonte: Glassnode.com