Il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa ha appena fatto una proposta per permettere il mining di criptovalute nelle regioni con un surplus costante di produzione di elettricità.
La Russia sembra pronta a legalizzare l’estrazione di criptovalute
Pochi giorni dopo aver delineato la futura regolamentazione delle criptovalute nel paese, il governo russo ha fatto un altro passo verso l’adozione del Bitcoin (BTC).
Secondo il quotidiano Izvestia, un giornale vicino al Cremlino, il ministero dello sviluppo economico ha formulato una proposta per consentire il mining di criptovalute nelle regioni del paese con un surplus costante di produzione di energia elettrica. Una misura che dovrebbe ridurre il rischio di interruzioni di corrente dovute al sovraccarico della rete elettrica.
Nella sua proposta, il ministero russo dello sviluppo economico suggerisce anche di ridurre i costi per la creazione di fattorie minerarie e altri centri dati, che sono essenziali per lo sviluppo di questa attività nel paese. Va anche oltre, proponendo di offrire a questa industria tariffe ridotte per l’energia che consuma.
L’articolo di Izvestia afferma che il ministero intende riconoscere il crypto mining come attività commerciale, applicandovi le tasse previste per questo tipo di attività. Questo includerebbe l’introduzione di una tassa sui profitti ottenuti dall’estrazione di criptovalute.
La Russia ha un interesse personale a permettere le criptovalute nonostante l’opposizione della sua Banca Centrale
La Russia è perfettamente posizionata per abbracciare la rivoluzione crittografica. Eppure questo non ha fermato la Banca Centrale del paese dal continuare a combattere contro l’adozione delle criptovalute nel paese.
In risposta alla proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, esso ha ribadito la sua opposizione all’estrazione mineraria, citando i rischi per la fornitura di energia elettrica così come le ragioni ambientali.
Nonostante le differenze di opinione tra il governo russo e la Banca Centrale, il Cremlino ha tutte le ragioni per accelerare l’adozione delle criptovalute.
Per prima cosa, la Russia è diventata il terzo più grande centro di estrazione di Bitcoin al mondo l’anno scorso. È quindi difficile vederla rinunciare a questo business lucrativo, soprattutto perché Vladimir Putin stesso ha preso posizione a favore dell’estrazione mineraria. D’altra parte, la legalizzazione delle criptovalute permetterebbe al paese di aggirare alcune delle sanzioni economiche emesse contro di esso dai paesi occidentali, che si basano in particolare sull’uso di dollari o euro.
In breve, la Russia ha tutte le ragioni per permettere sia il mining che il trading di criptovalute. In un thread pubblicato su Twitter, il giornalista Grégory Raymond suggerisce addirittura che il paese “chiederà Bitcoin per il suo gas nel prossimo futuro”. Una decisione che legittimerebbe ulteriormente il re delle criptovalute.
Fonti mi hanno menzionato la possibilità che la Russia chieda Bitcoin in cambio del suo gas nel prossimo futuro
– Gregory Raymond (@gregory_raymond) February 15, 2022