Un tribunale statunitense ha dato un ultimatum alla Securities and Exchange Commission, concedendole sette giorni di tempo per chiarire la propria posizione in merito alla richiesta di regolamentazione presentata dalla criptovaluta Coinbase.
Nell’ordinanza, emessa dalla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Terzo Circuito, il giudice Cheryl Ann Krause ha ordinato alla SEC di rivelare se ha deciso di respingere la petizione di Coinbase e, in caso contrario, quanto tempo le occorre per decidere se accogliere o respingere la petizione.
Coinbase ha presentato una petizione pubblica alla SEC nel luglio 2022, chiedendo alla Commissione di chiarire le sue regole su quali attività debbano essere considerate titoli e su come regolamentare i titoli nativi digitali.
Nell’aprile del 2023, dopo che la SEC ha emesso un avviso di Wells alla borsa che avvertiva che i prodotti di staking dell’azienda costituivano titoli non registrati, la borsa ha risposto presentando un ricorso all’Administrative Procedure Act nel tentativo di costringere la Commissione a rispondere alla sua petizione.
Questa sera il Terzo Circuito ha emesso una breve ordinanza in merito all’azione di mandamus di Coinbase. Il tribunale ha preso atto della causa intentata dalla SEC contro di noi questa mattina e ha chiesto alla SEC se ciò significa che la SEC ha deciso di negare la nostra richiesta di regolamentazione in corso. La SEC ha 7 giorni per rispondere. pic.twitter.com/8QXXoHJ07Z
– paulgrewal.eth (@iampaulgrewal) June 7, 2023
Paul Grewal, responsabile legale di Coinbase, ha twittato: “Se la risposta della SEC alla nostra richiesta di regolamentazione è “no”, allora la legge ci impone di dircelo, perché abbiamo il diritto legale di mettere in discussione quel “no” in tribunale”.
Ha aggiunto che “le regole della strada, derivanti dalla legislazione o dalla regolamentazione o da entrambe, devono venire prima delle azioni esecutive”.
Coinbase contro la SEC
L’ordine del tribunale giunge in un momento in cui la battaglia legale tra la SEC e Coinbase si sta intensificando.
Martedì scorso, la Securities Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha accusato Coinbase di aver violato le norme sulla licenza e di aver offerto titoli non registrati tramite il suo servizio di staking.
In un tweet, Grewal ha sottolineato che il tribunale del Terzo Circuito ha “preso atto della causa della SEC contro di noi questa mattina” e ha aggiunto che “la SEC non potrebbe procedere con un contenzioso contro il nostro settore, come la causa presentata contro di noi oggi, se non avesse già deciso di respingere la nostra richiesta di regolamentazione”.
Grewal ha anche invitato il Congresso degli Stati Uniti ad approvare un progetto di legge, il Digital Asset Market Structure Discussion Draft, durante un’audizione tenutasi ieri davanti alla Commissione Agricoltura della Camera.
Le presunte inadempienze di Coinbase privano gli investitori di protezioni fondamentali, tra cui i regolamenti che prevengono le frodi e le manipolazioni, la corretta divulgazione, le salvaguardie contro i conflitti di interesse e le ispezioni di routine da parte della SEC. https://t.co/FwpdmENvoL
– Gary Gensler (@GaryGensler) 6 giugno 2023
Il disegno di legge mira a stabilire regole per differenziare gli asset digitali in titoli o materie prime e a chiarire la giurisdizione delle agenzie in materia di applicazione.
Nell’ambito della richiesta di Coinbase di chiarezza da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi sulle norme relative alle criptovalute, la scorsa settimana l’amministratore delegato della borsa Brian Armstrong ha esortato i legislatori a chiarire la loro posizione sulle criptovalute, sostenendo che in caso contrario l’innovazione verrebbe allontanata dagli Stati Uniti.