L’inflazione ha subito un forte rallentamento a gennaio 2024, con un aumento medio dei prezzi al consumo del 3,1% su base annua. Ma la situazione alimentare è ancora tesa, poiché le trattative tra produttori e distributori si sono appena concluse. Quali saranno le tendenze di quest’anno?
L’inflazione rallenta a gennaio 2024
3,1% su base annua: è questo l’aumento dell’inflazione su un anno a gennaio 2024, secondo i dati provvisori pubblicati dall’INSEE. Si tratta di un netto rallentamento rispetto a dicembre, quando l’inflazione era al +3,7%. Ciò è dovuto a un rallentamento su base annua dei prezzi in diversi settori: energia, alimentari e manufatti. Al contrario, sono aumentati i prezzi del tabacco e dei servizi:
“I prezzi del tabacco sarebbero in forte aumento, mentre i prezzi di alimentari, servizi ed energia aumenterebbero leggermente nell’arco di un mese. “
A titolo di confronto, il tasso d’inflazione nel gennaio 2023 è stato del +6%. Gli alimenti sono stati particolarmente sotto pressione, con un +13,3% (rispetto al +5,7% attuale). Da notare anche il forte rallentamento dell’aumento dei manufatti (+0,7% a gennaio).

Variazioni dell’indice dei prezzi al consumo dal 2017
Come promemoria, sia il Ministero delle Finanze che la Banque de France prevedono che l’inflazione scenderà sotto il 3% nel primo trimestre del 2024. Questo dato è stato confermato da Bruno Le Maire ieri, prima della pubblicazione dei dati INSEE.
Il settore alimentare, tuttavia, sta cristallizzando le difficoltà, poiché le trattative tra produttori e distributori si sono appena concluse. Sebbene le trattative siano state tese, hanno portato a una riduzione dei prezzi di alcuni prodotti, tra cui caffè, pasta, salumi e prodotti per l’igiene. Ma nel complesso i prezzi continueranno a salire, secondo il CEO di Système U:
“Abbiamo molto lavoro da fare.
“Abbiamo accettato questo aumento, è la legge […] sarà trasferito “
Anche se i prezzi dell’energia sono diminuiti, questo mese dovrete aspettarvi un aumento netto: le tariffe elettriche aumenteranno di nuovo il 1° febbraio. Si prevede un aumento tra l’8,6% e il 9,8%, dovuto alla graduale eliminazione dello “scudo tariffario” introdotto negli ultimi anni.
Anche se l’inflazione media annua non raggiungerà più i picchi visti nel 2022 e nel 2023, rimane una delle principali preoccupazioni per molti francesi.